Geofisica » Tomografie elettriche 3D
La tomografia elettrica 3D è una metodologia di indagine che consente di visualizzare in maniera tridimensionale il terreno, le strutture fondazionali, oggetti sepolti, cavità, morfologie interrate e quant'altro non apprezzabile tramite rappresentazione bidimensionale.
L’utilizzo di software evoluti agli elementi finiti permette di restituire modelli affidabili e rappresentabili tramite superfici iso-resistive e processi di rendering.
La tomografia elettrica tridimensionale in corrente alternata consente di ottenere dei volumi 3D di resistività tramite una serie di elettrodi posizionati al suolo e collegati, tramite un cavo digitale, al georesistivimetro.
Quest’ultimo è in grado di immettere corrente (I) e misurare le differenze di potenziale (V), secondo quadripolo prestabiliti.
I valori di resistività ottenuti possono essere correlati alle varie litologie presenti nel sottosuolo o a determinati marker come cisterne, acqua, metalli, cavità, ecc.
I principali campi di applicazione per questa tipologia di indagine sono:
- Ricostruire l’assetto stratigrafico locale in modalità tridimensionale
- Riscontrare la presenza di cavità sotterranee
- Individuare gli acquiferi
- Studiare i giacimenti minerari
- Caratterizzare la bonifica ambientale
Interpretazione tridimensionale delle indagini tomografiche elettriche
(in rosso alte resistività – vuoti o materiali lapidei)
Interpretazione tridimensionale delle indagini tomografiche elettriche
(in marroncino - grigio alte resistività)